Animazione e fantastica visione. Giuliano Scabia e il teatro vagante

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scabia

L’Università de L’A.PE

 Centro Territoriale Mammut

venerdì 4 novembre – ore 18,00

presso “Zero81 Laboratorio di Mutuo Soccorso”

Largo Banchi Nuovi 10 – Napoli

                                                                              presenta la seconda puntata di RadioMammut:

 

“Animazione e fantastica visione.

Giuliano Scabia e il teatro vagante”

 

  • Incontro con Massimo Marino, autore del libro:

“Il Poeta d'oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia”

                                                                                Presenta Nicola Ruganti - insegnante e scrittore

La partecipazione è libera e gratuita. Sarà possibile partecipare all’incontro on line richiedendone il link a: [email protected]

Sommario

Un pomeriggio di studio per conoscere Giuliano Scabia attraverso teorie,  prassi,  tecniche e  storie del suo lavoro su campo: la fascinazione del teatro di Giuliano Scabia e le sue principali tappe; “Marco Cavallo”, Basaglia e l'esperienza triestina; Il Gorilla Quadrumano,  il Brigante Musolino e la  ricerca d'ambiente con pupazzi giganti, cantastorie, musiche, burattini, azioni teatrali, tra montagne e quartieri industriali;  riscoperta della  comicità popolare, della favola e di antichi rituali sociali;  la"Gloria del teatro immaginario".

“Forse un drago nascerà” e Giuliano Scabia sono alla base del C.T Mammut, di ciascuna delle sue azioni dentro le scuole come per le strade. L’incontro costituisce perciò per noi  momento particolarmente importante perchè:

1)  condividisione con la città di opere e pensieri di un autore che in pochissimi conoscono, soprattutto al sud.

2) è l’inizio di un percorso sull’Animazione, prima tappa di una proposta di formazione che dura tutto l’anno, intrecciandosi con la ricerca nelle scuole de il “Mito del Mammut”;;

3) ce n’è bisogno. Quello che è venuto a mancare nel sociale, come nella scuola, sono  gruppi e persone capaci di farsi animatori. E’ di questa figura e spinta che oggi ci sarebbe davvero bisogno. Per ripulire da burocrazia, accademia e mercato le professione della scuola e del teatro, ma anche per ripulire la parola ‘animazione’ dai decenni di palloncini e “scarta la carta” .

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